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Welfare Aziendale Metalmeccanici
Cos'è il Welfare Aziendale
L'Articolo 51 del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) da disposizione alle aziende di definire dei programmi di Welfare aziendale in sostituzione alla remunerazione che solitamente avviene per incentivare i dipendenti, attraverso beni e/o servizi.
La recente Legge di Bilancio, approvata dal Senato in data 7 dicembre 2016, introduce, in linea con la L. 208/2015, sostanziali novità relativamente alla redditualità del lavoratore dipendente, in particolare su aspetti concernenti i sistemi di welfare aziendale e flexible benefit .
Potranno usufruire del beneficio della tassazione al 10% dei premi di produttività i percettori di un reddito non superiore nell’anno precedente a 80.000 euro (precedentemente era 50.000 euro).
Ad essere agevolati saranno i premi fino al limite di 3.000 euro incrementabile a 4.000 euro , ove presenti forme partecipative dei lavoratori.
L'erogazione dei benefit previsti in un piano di Welfare aziendale devono avvenire sulla base di accordi contrattuali e devono essere estesi a tutti i dipendenti e/o alle intere categorie che essi appartengono.
Il Welfare aziendale costituisce quindi un programma che, azienda e dipendenti decidono di mettere in atto volontariamente allo scopo di utilizzare l'opportunità aperta dal Legislatore.
Per i lavoratori uno dei principali vantaggi è quello che tali beni e/o servizi che rientrano nel piano di welfare aziendale non concorrono alla determinazione del loro reddito e vengono esclusi da ogni imposizione sia fiscale che previdenziale.
Welfare CCNL Metalmeccanici 2017: le principali novità
L’accordo siglato il 27 febbraio chiarisce il nuovo istituto di flexible benefits introdotto in fase di rinnovo del CCNL Metalmeccanici di novembre 2016, definendo quali beni e servizi di welfare le aziende metalmeccaniche possono mettere a disposizione dei dipendenti, e questo a partire dal 1° giugno 2017.
Gli importi programmati sono stati ripartiti come segue:
• euro 100 dal 1° giugno 2017
• euro 150 dal 1° giugno 2018
• euro 200 dal 1° giugno 2019
e dovranno essere utilizzati entro il 31 maggio dell’anno successivo.
Hanno diritto dei detti valori di welfare i lavoratori metalmeccanici che hanno superato il periodo di prova ed in forza al 1° giugno di ciascun anno o successivamente assunti entro il 31 dicembre di ciascun anno:
- con contratto a tempo indeterminato;
- con contratto a tempo determinato che abbiano maturato almeno 3 mesi, anche non consecutivi, di anzianità di servizio nel corso di ciascun anno (1° gennaio-31 dicembre).
Non spettano ai lavoratori metalmeccanici che si trovino in aspettativa non retribuita né indennizzata nel periodo 1° giugno–31 dicembre di ciascun anno.
Per i lavoratori part time i valori definiti non sono riproporzionabili .
Gli importi sopra riportati sono comprensivi esclusivamente di eventuali costi fiscali o contributivi a carico dell’azienda e possono essere destinati, di anno in anno, al Fondo Cometa o al Fondo mèta Salute secondo regole e modalità previste dai rispettivi Fondi.
Vengono forniti degli esempi dei beni e servizi di welfare nel testo di Integrazione del rinnovo CCNL Metalmeccanici 2016 - 2019 che possono essere compresi in un piano di Welfare Metalmeccanici. Ma la lista di tali beni e servizi è comunque destinata ad allungarsi.
Prima di introdurre un piano di Welfare Metalmeccanici occorre in ogni caso verificare accuratamente che non vi siano dei limiti imposti dalla Contrattazione Collettiva e dal Legislatore.
Come implementare un piano di Welfare Metalmeccanici
La normativa sul welfare aziendale è in continua evoluzione ed il CCNL Metalmeccanici non potrà che adeguarsi. Per coglierne tutte le opportunità, e non incorrere in errori, è necessario rimanere costantemente aggiornati.
Negli ultimi tempi, per venire incontro a questa esigenza, sono nate diverse società specializzate sul Welfare Aziendale. Il nostro consiglio è quello di contattarne qualcuna di loro, anche solo allo scopo di conoscere e confrontare le possibili soluzioni.
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